La grande fabbrica delle parole
Agnès de Lestrade
Nel paese della grande fabbrica delle parole le persone parlano poco. In questo luogo bizzarro, infatti, per pronunciare le parole bisogna comprarle e poi inghiottirle. I vocaboli più importanti, però, costano molto e non tutti possono permettersi di acquistarli. In questo paese vive Philéas, che è innamorato della dolce Cybelle e vorrebbe dirle “Ti amo”, ma non ha abbastanza soldi nel suo salvadanaio. Il problema è che anche Oscar, un bambino molto ricco, è innamorato di Cybelle e, avendo molti soldi, può parlarle di continuo. Philéas decide comunque di mettersi in gioco e per conquistare il cuore della bella Cybelle sceglie di usare tre semplici parole catturate con un retino per prendere le farfalle.
Agnès de Lestrade ci offre una delicata favola moderna, che rivela la difficoltà, tipica del nostro tempo, nell’attribuire il giusto valore alle parole. L’autrice, inoltre, mostra con efficacia ai giovani lettori che la quantità non è sempre direttamente proporzionale alla qualità delle emozioni. E il protagonista della storia, Philèas, lo sa, per questo decide di mettere in campo tutto quello che ha, senza riserve. I disegni che accompagnano il testo sono di grande qualità e intensità e giocano sul contrasto tra le diverse sfumature di marrone dei paesaggi e dei personaggi e il rosso dei dettagli, che spicca e diventa predominante nel momento in cui Philéas regala le sue parole a Cybelle.
Buona Lettura!
(A cura di: Elisa Mazzella, Pedagogista)
SCHEDA LIBRO
Autore: Agnés de Lestrade
Illustratore: Valeria Docampo
Edizione: Terre di Mezzo – 2011
Fascia d’età: dai 4 anni