….una ninna nanna!
Buon Ascolto!
A cura di Elisa Mazzella, musicoterapista
….una ninna nanna!
Buon Ascolto!
A cura di Elisa Mazzella, musicoterapista
Pancotto
Questo mese vi propongo una ricetta tipica della nostra tradizione culinaria, adatta anche ai bambini in fase di svezzamento (dai 6 mesi in su) e ottima per tutta la famiglia!
Ingredienti (per un bambino)
Per prima cosa preparate il brodo vegetale: mondate le verdure e tagliatele in pezzi grossolani poi mettetele in una pentola d’acqua (circa 1 litro), portate a ebollizione e fate cuocere per un’ora.
Una volta pronto il brodo, prendetene una tazza, versatelo in un altro pentolino e portate ad ebollizione. Aggiungete la fetta di pane e fatela cuocere a fuoco lento fino a che non si è sciolta, formando un impasto morbido. Aggiungete a fuoco spento il formaggio grattugiato e l’ olio. Mescolate velocemente e servite il piatto caldo.
N.B. è possibile variare il tipo di verdura per la preparazione del brodo in base alla stagionalità e ai propri gusti, e aggiungere al pancotto un tuorlo d’uovo (in questo caso ridurre il formaggio grattato).
(Ricetta modificata da: http://www.ioeilmiobambino.it/ricette/primi/ pancotto/?refresh_ce-cp Consultato il 12-03-2018)
La dietista informa…
Il pancotto è un piatto povero della nostra cultura contadina, sicuramente conosciuto e apprezzato dai nostri nonni: un tempo il pane veniva impastato e infornato ogni due settimane, per questo bisognava saperne utilizzare gli “avanzi” quando diventava raffermo.
Il pancotto si ritrova nella tradizione gastronomica di quasi tutta Italia, con nomi e ingredienti diversi in base alla terra di origine.
In Piemonte, Lombardia e Veneto è detto “panada” ed è una zuppa povera di pane raffermo, che viene tagliato a fette, ricoperto con brodo caldo e cotto fino a raggiungere la consistenza di una “pappa”, poi servito con un filo d’olio e del formaggio grattugiato. Nella ricetta di Cremona si utilizzano pane biscottato grattugiato, brodo di carne e uova sbattute.
Esso veniva utilizzato anche per lo svezzamento dei neonati!!
Nutrizionalmente parlando, si tratta di un piatto completo: il pane, infatti, è fonte di carboidrati complessi e va a sostituire le classiche farine istantanee per bambini; inoltre formaggio grattugiato, fonte di proteine, e olio di oliva extravergine completano il piatto. Ciò che manca in questa versione della ricetta è la porzione di verdura, che può essere proposta al bambino a parte (verdure del brodo passate o schiacciate e condite con un cucchiaino di olio) oppure aggiunta direttamente alla minestra!
Se siete interessati a conoscere le ricette tipiche delle diverse regioni italiane vi consiglio di visitare il sito seguente:
http://mangiarebuono.it/la-tradizione-italiana-del-pancotto/
Buon appetito a tutti!
A cura di: Marcella Serioli , dietista
Giovedì 22 Marzo ore 17.30-18.30
Laboratorio espressivo-musicale per genitore e bambino 1-3 anni.
Vi aspettano tante novità sonore per divertirsi con mamma o papà!
Conduce: Elisa Mazzella, Musicoterapista.
L’incontro si terrà presso i locali dell’associazione Liberi di Essere, in via Fratelli Rosselli 4 – Arona
E’ necessaria la prenotazione inviando una mail a centroperinatalemaia@gmail.com oppure un sms al numero 392.5694549.
Si consiglia abbigliamento comodo e calze antiscivolo.
Vi aspettiamo!
Picasso e la rivoluzione cubista.
Sabato 24 Marzo 2018
ore 10.00
per genitori e bambini 1-3 anni.
Il protagonista del nostro prossimo incontro sarà il celebre Pablo Picasso.
Grande amico di Mirò, Picasso rivoluzionò l’ arte con la sua visione personalissima.
Venite a creare con noi, giocando senza limiti con le forme e i colori! Vi aspettiamo!
Conduce: Laura Grassi, Educatrice d’infanzia, tecnico d’arte plastica
Si consiglia un abbigliamento “sporcabile” e/o un grembiulino.
L’incontro si terrà presso i locali di Centro Extra, in via Fratelli Bandiera n.17, Arona.
E’ necessaria la prenotazione inviando una mail a centroperinatalemaia@gmail.com oppure un sms al numero 392.5694549.
Sabato 24 Marzo 2018 ore 16.30
per genitori e bambini 4-6 anni.
Conduce: Stefania Vicario, educatrice
L’incontro si terrà presso i locali di Centro Extra, in via Fratelli Bandiera n.17, Arona.
E’ necessaria la prenotazione inviando una mail a centroperinatalemaia@gmail.com oppure un sms al numero 392.5694549.
Genitori & figli: connessioni profonde.
Lunedì 26 febbraio si è concluso il primo ciclo di incontri rivolto alle coppie che hanno vissuto la dolorosa esperienza del lutto perinatale.
Attraverso il canale sonoro musicale si è potuto condividere ed esprimere le proprie emozioni che nel gruppo sono state non solo accolte e comprese, ma anche trasformate in qualcosa di nuovo.
Il gruppo è risorsa e luogo in cui La Perdita può essere riconosciuta come tale.
Ringraziamo la Fondazione Comunità del Novarese per aver creduto nel progetto e tutti coloro che hanno donato affinché l’iniziativa potesse realizzarsi.
Un grazie particolare va alle coppie che hanno partecipato alla proposta.
A breve sarà avviato un secondo ciclo di incontri gratuiti. E’ possibile chiedere informazioni o fissare un primo colloquio conoscitivo chiamando il numero 349.2137768 oppure inviando una mail a centroperinatalemaia@gmail.com.
BIODANZA E IL SUO PRINCIPIO
Una delle priorità delle biodanza è stimolare LA VITA che si manifesta nell’espressione delle potenzialità, vitali, creative, affettive dei partecipanti.
In biodanza il Principio Biocentrico mette al primo posto LA VITA e va, in ogni suo esercizio a sostenere e rafforzare la connessione profonda con essa. Questa connessione profonda permette di attingere ai propri Potenziali Genetici. Per Potenziali Genetici si intende tutte le capacità insite in ognuno. Alcune di queste, grazie all’ambiente sociale e familiare nel quale si è cresciuti, sono manifeste altre invece rimangono silenti, bloccate. Biodanza, offrendo un ambiente arricchito dove tutte le sfere dell’esistenza vengono stimolate, permette l’espressione delle capacità bloccate e il rinforzo di quelle già conosciute. Per quanto riguarda i bambini le sfere su cui si lavora sono: la vitalità, la creatività, l’affettività veicolate in un gruppo con musica ed esercizi specifici.
Stimolare la vitalità si traduce, in biodanza, nell’aiutare l’espressione della propria vitalità, forza e determinazione ma anche l’importanza dell’autoregolazione, e la necessità del riposo dopo l’attività. La musica dà un ritmo, che i bambini imparano ad ascoltare e nel quale si muovono in libertà seguendo la melodia. Il movimento è libero, uno spazio dove i bambini possono esprimere sé stessi in libertà, per poi trovare un tempo di riposo, più rilassante
Biodanza è la celebrazione della Vita che si manifesta in maniera soggettiva in ognuno. Ogni essere umano, bambino o adulto esprime in ogni momento la sua identità, unica, irripetibile. All’interno di ogni sessione di biodanza questa diversità è vista, vissuta, celebrata. Ogni VITA ha un valore intrinseco che deve essere sentita, vissuta, accettata. Biodanza considera le diversità come portatrice di una ricchezza, una ricchezza che va conservata, protetta. In una società come la nostra questo punto è fondamentale per permettere l’integrazione di ciascuno eliminando atti di violenza o/e bullismo.
L’aspetto creativo permette ai partecipanti di ampliare le proprie possibilità di azione che si traducono in biodanza con l’opportunità di sperimentare nuovi movimenti, è renderli consapevoli della loro capacità di “creare il loro mondo” trovando le proprie soluzioni e modalità.
Ultima, e forse la più importante è l’aspetto affettivo che si traduce nella sensibilizzazione nel contatto con gli altri, nello scoprire il proprio modo di esprimere affetto, e nel riconoscere i diversi modi di esprimere queste emozioni. È imparare il contatto sensibile, è vedere il compagno come diverso ma anche come simile in quanto essere umano, è stimolare l’empatia, l’amicizia. È il sentirsi appartenente ad un gruppo. Un gruppo che può essere attento ai bisogni di ciascuno e dare sostegno secondo la propria età, competenza e possibilità. È aprire il cuore verso il mondo che in biodanza è rappresentato dai compagni, è accettare l’altro così com’è. Per stimolare questa attitudine biodanza ha specifici esercizi a 2 con diversi cambi o in gruppo che permettono una sempre maggiore integrazione tra i compagni, e anche del singolo individuo con sé stesso e con gli altri, sperimentando la capacità di trovare la giusta sintonia anche con chi sembrava tanto diverso.
Biodanza fonda le sue radici su studi a 360° dal punto di vista fisiologico, antropologico, filosofico pedagogico etc. Riprendendo il pensiero di-Jacques Rosseau, filosofo francese, che sosteneva la bontà della natura dell’essere umano che diventa corrotto a causa della società, biodanza ha sviluppato un sistema che permetta all’uomo di ritrovare in sé le risorse per rimanere buono, fiducioso verso il mondo che lo circonda e, nel contempo, sviluppare la capacità di essere in contatto con la propria natura, con la propria forza e determinazione per poter esprimere sinceramente le proprie opinioni, trovando soluzioni che gli permettano di vivere una vita piena, felice che è la prerogativa di una sana identità.
A cura di: Stefania Borgonovo, operatrice di Biodanza.